Questo progetto combatte il razzismo in due modi. Primo, vogliamo creare, a partire dalla scuola, una discussione lucida e aperta sui fenomeni migratori di massa. Le ragioni per le quali pensiamo che questo sia un lavoro contro il razzismo, sono spiegate in questo articolo*. Qui ci limitiamo a sottolineare che non diremo agli alunni la nostra opinione su quello che è giusto e quello che è sbagliato, che sarebbe in netta contraddizione con il nostro spirito.
Secondo, sosteniamo le classi nella preparazione peraltro autonoma di video educativi con contenuto scientifico, e chiediamo che riservino un ruolo da protagonista a un giovane migrante. La ragione di questo è principalmente pratica. Il metodo che promuoviamo è basato sull'insegnamento reciproco. Attraverso il materiale multi-mediatico realizzato dalle classi con il nostro sostegno, e mettendolo a disposizione degli alunni di altre classi attraverso la rete, stiamo estendendo l'ambito dell'aiuto reciproco fuori dalla classe. I giovani migranti ci aiuteranno a allargare ulteriormente le frontiere del progetto, dandogli rilevanza nel loro paese di origine.
Il messaggio e la filosofia sono chiari: vogliamo che il progetto offra un beneficio al maggior numero possibile di persone, con il più ampio spettro di provenienze e condizioni, e allo stesso tempo possa beneficiare del contributo di queste persone e sostenersi con esso, promuovendo una mentalità che non lascia spazio al razzismo.
Gli stereotipi riduttivi non condizionano solo le persone sfacciatamente razziste. Molti uomini e donne con le migliori intenzioni e una grande empatia, spesso tendono ad associare all'immigrazione solo problemi, scordando che i migranti, né più né meno che tutti noi, sono dotati di creatività e intelligenza, e che il loro contributo per la società può essere prezioso. Noi, non aiuteremo nessuno, non necessariamente perlomeno. Anzi, saremo noi a chiedere l'aiuto di alunni e alunne, e tra questi i migranti avranno un ruolo speciale perché la loro condizione gli conferisce una potenzialità in più, cioè la possibilità di far arrivare il nostro messaggio più lontano.
Speriamo che il nostro video sia utili e migliaia di alunni e alunne, e che per questo promuova l'idea che una società che include tutti e tutte, conviene a tutti e tutte. Non pensiamo che i diritti fondamentali si debbano guadagnare essendo utili. Ma ricordare che siamo utili gli uni agli altri, aiuta a promuovere l'universalità dei diritti.
Lasciamo che sia l'ottimo scienziato e divulgatore Neyl Degrasse Tyson a spiegare a chi ha familiarità con l'inglese un concetto simile a quello espresso in questo articolo, sebbene in un contesto diverso.
Giancarlo Pace
Coordinatore del gruppo - Key 1.0.
Qualsiasi professore o studente interessato, ci può contattare mandando un email a keysosracismo@gmail.com OPPURE riempiendo il modulo. Riceverà sostegno affinché insegnare sia più divertente e efficace. Poi, chi vorrà, potrà contribuire al pieno successo di KEY. Accettiamo con gratitudine e tenteremo dare risposta a qualsiasi domanda, commento, richiesta di chiarimento."